Analisi sul campo
Andremo ora ad analizzare il comportamento del BenQ XL2420T in applicazioni di uso comune, come la visualizzazione di foto, di film e dove il monitor è maggiormente indirizzato: nei game.
Foto
Nelle due seguenti immagini si può apprezzare la differenza di visione tra la visione in modalità Standard e in modalità Foto.
Film
La modalità Film, pur restituendo un Delta-E di media piuttosto positivo, tende a saturare i colori caldi, rendendo quasi irreale il colore della pelle. Inoltre, dato che viene settata automaticamente la luminosità al massimo, si notano alcuni fasci nella parte bassa, che risultano più evidenti con la classica barra nera.
Game
Qui, il BenQ XL2420T, dà il meglio di sé. Il tempo di risposta rapido e il refresh di 120Hz, lo classificano come tale, ma sul campo il monitor non tradisce le aspettative. In game, che sia FPS o sportivo, di scie non ne abbiamo viste. Inoltre, il monitor vanta la presenza della tecnologia Black eQualizer presentata precedentemente. Con il videogame Battlefield 3 abbiamo analizzato tale funzione, impostando la voce al minimo, 0, a metà, 10, e al massimo, 20.
Alzando troppo il contributo della funzione, l’immagine tende a schiarire fin troppo ed è consigliabile, in genere, rimanere intorno al valore medio.
La creazione di tre profili personalizzati, richiamabili “on the fly” con un solo pulsante del controller S. Switch, e le diverse modalità display che rispettano il formato o il numero dei pixel della sorgente video, rendono il monitor ideale anche per le console.